Marina di Pescoluse, guida alla visita: cosa fare e vedere tra le sue attrazioni.
Dove si trova, i dintorni, come arrivare e il meteo.
Siamo quasi all’estremità del “tacco d’Italia” là dove Mar Adriatico e Jonio convergono per sfidarsi a suon di acque cristalline. Proprio qui, appena ad ovest di Santa Maria di Leuca, la costa si apre in un grande lido dalle sabbie bianche e finissime: è la bellissima spiaggia di Pescoluse, già da anni riconosciuta a livello internazionale e fregiata più volte dalla Bandiera Blu.
È un lembo di mare dal fascino così estremo da essere stata soprannominata “le Maldive” del Salento, vuoi per la trasparenza delle sue acque, per il loro approfondirsi graduale come accade nelle lagune coralline, vuoi per la magia dei tramonti che qui ogni sera s’accendono in un turbine di colori ed emozioni.
Siamo nel territorio del Comune di Salve, un luogo che già esprime con il nome l’ospitalità di una terra baciata dal sole.
Che fosse bello vivere qui lo dimostrano le testimonianze archeologiche che risalgono a ben 60.000 anni fa e che sono state ritrovate presso le Grotte Montani. Nei dintorni di Salve si trovano anche insediamenti della civiltà messapica, come riscontrato nella Chiusa di Fani e con il ritrovamento dell’insediamento di Spigolizzi.
Salve è però una città fondata dai romani, intorno al terzo secolo avanti Cristo.
La sua posizione all’interno, lontana qualche chilometro dal mare, fu mantenuta anche a causa delle scorrerie dei saraceni, che di fatto bloccavano lo sviluppo degli insediamenti costieri. Solo nel 16° secolo fu costruita una torre d’avvistamento vicino alla zona di Pescoluse, che prese il nome di Torre Pali.
Il mare nell’ultimo secolo ha catalizzato sempre più l’economia della regione, ed una spiaggia bella come quella di Pescoluse, al tempo di internet, non poteva non trovarsi al centro di una grande boom di gradimento e richiamo.
La popolarità delle “Maldive del Salento” ha avuto una crescita considerevole negli ultimi anni da far sì che l’aumentato flusso turistico ne abbia in parte attenuato il suo fascino estremo, soprattutto nella parte centrale del mese di agosto e nei weekend dove la folla di vacanzieri diventa straripante.
Grazie però al fatto che la spiaggia si estende ininterrotta praticamente da Torre Pali (lato ovest) fino quasi a Torre Vado (lato est) – oltre 5 chilometri di sabbie fini calcaree, dalle tinte candide-dorate – è quindi possibile ritagliarsi il proprio angolo di paradiso, soprattutto in quei tratti in cui la profondità dell’arenile arriva intorno ai 20/ 30 metri.
Il litorale è reso ancora più bello dalla presenza di un cordone di dune litoranee, parzialmente ricoperto di macchia mediterranea. Si tratta di un tratto di costa che presenta elementi naturali tipici, che va protetto dalla crescente pressione edilizia e turistica. Da qualche tempo staccionate di legno difendono il delicato ecosistema delle dune, che incise dall’erosione dei pneumatici delle auto, avrebbero potuto subire danni irreparabili.
Quando andare
Essendo la spiaggia orientata lungo la direzione est-ovest, non c’è un momento migliore per venire ad osservare la magia dei colori delle Maldive del Salento: potendo scegliere, però, la mattina ha il vantaggio di avere in genere il mare più calmo, dato che nella notte ha spirato la brezza di terra, vento di provenienza settentrionale, che può increspare le acque solamente al largo.
Altro momento topico è il tramonto, in cui le acque della costa si colorano di tinte dalle innumerevoli gradazioni: per vedere il sole tuffarsi direttamente nel mare, il periodo perfetto va da fine settembre a marzo, perché in estate il sole tramonta invece dietro alle dune costiere.
Originariamente la Marina di Pescoluse era un piccolo insediamento sviluppatosi con poche strade: ora praticamente si congiunge con la limitrofa Torre Vado.
Il grande boom turistico viene suggellato anche dalla nuova parrocchia eretta nel 2004, chiesa dedicata al “Beato Papa Giovanni XXIII”, che ora domina lo “skyline” cittadino con il suo alto campanile a forma di vela. All’interno troviamo una moderna copertura sostenuta da travi di legno e le interessanti vetrate artistiche.
Oltre al mare, la zona di Pescoluse offre la possibilità di organizzare escursioni interessanti: l’entroterra ospita alcuni complessi megalitici, il più celebre dei quali è il dolmen Argentina, in buono stato di conservazione, ed anche i cosiddetti tappeti ipogei
Il clima di Pescoluse è tipico del Salento, quindi caratterizzato da estati lunghe ed asciutte, ma spesso ventilate in modo da rendere sopportabili le alte temperature.
Il vento dominante è la tramontana che, grazie al suo soffiare, mantiene le acque costiere pulite e fresche per il fenomeno di “upwelling”, ossia del richiamo di acqua fresca dalle profondità dello Ionio, innescato dal vento di provenienza settentrionale. Nelle giornate estive è facile vedere la formazione di cumuli all’interno: queste nuvole si formano per il gioco delle brezze, causate dalla convergenza dei venti spiranti dall’Adriatico con quelli dallo Jonio, le cui correnti assumono una componente verticale che va a generare le nuvole. Solitamente gli sporadici rovesci e la copertura delle nuvole rimangono confinati nelle zone interne salentine, senza disturbare più di tanto chi rimane a rilassarsi in spiaggia.